Il melanoma è il più aggressivo dei tumori della pelle che può originare non solo nella cute, ma anche nelle mucose e nell’ occhio. È un tipo di cancro particolarmente aggressivo che ogni anno, in Italia, fa registrare 7000 nuovi casi e 1500 decessi.
Tumori anche di piccole dimensioni, infatti, possono avere un decorso molto grave. L’incidenza, che è in progressivo aumento in tutto il mondo negli ultimi decenni, viene imputata in parte alla crescente, eccessiva esposizione al sole. In Italia l’incidenza è tendenzialmente maggiore nelle donne ed è più frequente al Nord.
I tumori cutanei possono essere prevenuti con visite di controllo accurate della nostra pelle. Il sole e gli agenti inquinanti ne sono i principali responsabili. L’osservazione periodica della nostra cute (autoesame) e attraverso una visita dermatologica, consente di scoprire precocemente le lesioni cutanee a rischio di formazione di tumori nel corso del tempo.
Tali lesioni “precancerose” possono essere trattate o rimosse facilmente, evitando interventi chirurgici più complessi o l’evoluzione in veri tumori aggressivi.
Fattori di rischio individuali:
Storia familiare di melanoma
Storia personale di melanoma
Fattori fenotipici della cute: chiara, capelli rossi o biondi, occhi azzurri, efelidi
Presenza di un numero elevato di nevi (> di 50), nevi atipici e congeniti
Pregresse ustioni solari
Malattie genetiche: xeroderma pigmentoso
Immunosoppressione
PUVA terapia
Fattori di rischio ambientali,legati allo stile di vita:
Esposizione incongrua alla luce solare
Esposizione incongrua a radiazioni artificiali (lettini e lampade abbronzanti)
Protezione insufficiente delle creme solari per lunghe esposizioni
Cosa possiamo fare da soli?
Autoesame della pelle: per un corretto autoesame è necessario spogliarsi completamente ed osservare tutta la superficie cutanea, incluso il cuoio capelluto e le pieghe interdigitali e la pianta dei piedi, facendosi aiutare da un familiare o utilizzando due specchi per evidenziare le zone meno accessibili.
Evitare le ustioni solari soprattutto in giovane età e in soggetti con pelle chiara (fenotipo I e II) e con molti nei. Utilizzare ombrelloni, teli, copricapo e indumenti.
Evitare di esporsi nelle ore centrali della giornata: dalle 11:00 alle 16:00.
Evitare l’uso di essenze e profumi prima dell’esposizione al sole, poiché possono produrre effetti secondari di allergie e scottature a seguito dell’azione dei raggi UV.
Utilizzare creme e schermi solari adeguati al proprio fenotipo e al tempo di esposizione. Queste devono essere applicate ripetutamente e non devono indurre comunque a prolungare l’esposizione solare.
Ricordare che i dispositivi abbronzanti (lampade UV-A) rappresentano comunque un rischio in età giovanile e nei fenotipi I e II.
Quali sono i consigli dello Specialista LILT?
Osservarsi con attenzione!
Il sintomo principale è il cambiamento nell’aspetto di un nevo o la comparsa di uno nuovo.
Gli aspetti morfologici da valutare sono riassunti dalla sigla ABCDE:
A Asimmetria—> irregolarità di forma: una metà del nevo è diversa dall’altra
B Bordi—> bordi irregolari, frastagliati
C Colore—> scuro o non uniforme con sfumature nell’ambito dello stesso nevo
D Dimensione—> maggiore di 6 mm di diametro
E Evoluzione—> elevazione, estensione, emorragia spontanea e senza traumi
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